Che bello il capo chino e folta chioma, selvaggia rincorre il gioco,
il nostro gioco di adulto e bambina; effetto ludico di parti:
immutabile Io morto riverso e sorrido,
Tu d’altrove in avanti sei il mio ricordo.
“L’Amore poi torna” tu m’insegni serena e con le braccia mostri
uno spasso per te ma una vita per me.
Torna lì nel caro gesto, a te, fedele per sempre, il corpo
vivo nei luoghi della nostra gioia.