Pecios n. 113 Tu, io e i ritorni

Che bello il capo chino e folta chioma, selvaggia rincorre il gioco,

il nostro gioco di adulto e bambina;  effetto ludico di parti:

immutabile Io morto riverso e sorrido,

Tu d’altrove in avanti sei il mio ricordo.

“L’Amore poi torna” tu m’insegni serena e con le braccia mostri

uno spasso per te ma una vita per me.

Torna lì nel caro gesto, a te, fedele per sempre,  il corpo

 vivo nei luoghi della nostra gioia.