Pecios n.119 Siamo oblò nell’aspetto.

La resa dei conti.

Tu ed Io.

Il resto conta più del dovuto…

Come volti, nella cornice, non valiamo niente.

Un tono una voce uno sguardo;

ancora accade di ricordare

nei limiti del tempo risorto.

Come fantasma di carne e cuore battente svanisco

nella  festa che celebra la vita.

Unito, schiacciato nell’ombra sono vivo in posa di farsa,

alla lente di rimando.

Immortala un sorriso.

Tu dall’altra parte  immersa nella vita, senza testa, sei solo corpo e carne.

Ci troviamo uniti, curiosi in anonime forme.

Nell’apparire siamo oblò nell’aspetto.

Lì rimaniamo, lì Noi restiamo.  

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